Rischio Gas e Metano
I gas impiegati per usi domestici sono prevalentemente il METANO ( 93% del consumo nazionale) e il G.P.L. ( Gas di Petrolio Liquefatto).
Tutti i gas sono INODORE, per questo motivo vengono “odorizzati” al fine di segnalarne la presenza.
Il gas rappresenta senza dubbio la maggior fonte di pericolo d’incendio in casa, perché una volta miscelato con l’ossigeno dell’aria può accendersi in presenza anche di una piccola sorgente di calore.
In condizioni particolari può addirittura esplodere e causare gravi danni sia per le strutture della casa che delle abitazioni circostanti, se non la loro completa distruzione.
I GAS UTILIZZATI NELLE NOSTRE ABITAZIONI
Il METANO è un gas naturale che viene estratto dal sottosuolo e distribuito tramite le condotte cittadine, passando per un contatore installato all’ESTERNO dell’abitazione.
Il G.P.L. è composto prevalentemente da due gas: il butano e il propano, entrambi ottenuti dalla raffinazione del petrolio, e viene commercializzato in bombole mobili, di diverse dimensioni, o distribuito da serbatoi fissi.
Questo gas viene immesso nei contenitori a forti pressioni, raggiungendo lo stato liquido, riempiendoli fino ad un certo livello oltre il quale rimane allo stato gassoso, che fuoriesce da un rubinetto per l’utilizzo. In questo modo grandi quantità di gas possono essere concentrate in piccoli volumi, ma è chiaro che anche una modesta fuga di gas può saturare un ambiente e renderlo esplosivo.
Il G.P.L. ha una densità superiore a quella dell’aria e per tale ragione tende a stratificare in basso, rendendone difficile la dispersione: in una situazione del genere basta anche una piccola scintilla, magari generata da una delle tante apparecchiature elettriche presenti in casa, per innescare un’esplosione di gravi proporzioni, come già in passato è accaduto.
Viceversa il METANO è più leggero dell’aria con la quale si miscela facilmente disperdendosi in aria.
LE REGOLE DA RISPETTARE:
Le regole che seguono sono rivolte prevalentemente ai grandi, sono infatti gli adulti che devono provvedere ad un corretto utilizzo del gas, ma i figli hanno diritto ad apprendere queste norme, quindi insegnate loro queste semplici regole per la sicurezza.
Le bombole di gas non vanno tenute all’interno dell’abitazione, per quanto possibile, ma all’esterno, opportunamente protette dal calore dei raggi solari;
Non bisogna tenere depositi di bombole piene o vuote, né cucine o caldaie, in scantinati o seminterrati: in caso di fughe il G.P.L. ristagnerebbe sul pavimento senza poter defluire;
Controllare periodicamente il tubo di gomma che collega la bombola (se si tratta di G.P.L.) o il tubo metallico (se si tratta di METANO) con l’utilizzatore, poiché con il tempo tende a seccare ed a rompersi. In ogni caso sostituirlo almeno ogni 4 anni; per essere sicuri usate solo tubi con il marchio IMQ - UNI CIG , su cui dovrà essere riportato l’anno limite d’impiego (cercate la dicitura “DA SOSTITUIRE ENTRO IL …).
Per intercettare il gas è consigliabile installare un rubinetto interno o esterno, che consenta il controllo visivo della chiusura. A tale scopo sono utili anche i rubinetti posti sulla bombola o sul contatore. E’ buona regola chiudere tale rubinetto ogni volta che si esce da casa;
Bisogna fare in modo che i vani in cui sono posizionati gli impianti abbiano un aerazione permanente. E’ sufficiente, ad esempio, praticare una fessura nella parte inferiore della porta che comunica con i locali aerati. Metano e G.P.L. non sono tossici di per sé, ma durante la combustione (come i tutti gli incendi che coinvolgono anche altre sostanze) consumano l’ossigeno presente nell’ambiente e formano dei gas, primi fra tutti l’anidride carbonica e l’ossido di carbonio (quest’ultimo molto tossico). Se la stanza in cui si consuma l’ossigeno e si sviluppano tali gas è piccola e non sufficientemente aerata, ben presto l’aria non sarà più respirabile, con il conseguente rischio di morte.
Se si deve acquistare una cucina nuova sceglietela dotata di dispositivi di sicurezza che in caso di spegnimento della fiamma interrompano l’afflusso del gas;
Quando si cucina vanno sempre controllate le pentole lasciate sul fuoco, specie se ci sono dei liquidi in ebollizione. Questi potrebbero traboccare, spegnere la fiamma e provocare di conseguenza fughe di gas.
SE AVVERTI ODORE DI GAS ..
1. Non accendere nessun tipo di fiamma (fiammiferi, accendini), e non azionare nessun oggetto che possa produrre scintille, come interruttori elettrici, campanelli o il telefono;
2. Apri subito porte e finestre in modo da far entrare l’aria e uscire il gas;
3. Se puoi chiudi il rubinetto del gas del contatore o quello della bombola;
4. Rientra in casa quando sei sicuro di non avvertire più odore di gas;
5. Se l’odore intenso di gas proviene dalla casa del tuo vicino, non esitare, avvisa i Vigili del Fuoco.
(Protezione Civile Nazionale - Unità Operativa di Brugherio)